Michelangelo Foundation - Newsletter, giugno 2019 - Online

Eleanor Lakelin, Ph. © Ester Segarra

Di tutti i materiali a disposizione degli artigiani, il legno è forse quello con il quale meglio ci possiamo identificare. Esattamente come noi, infatti, cresce, ha bisogno di nutrimento e di acqua, è suscettibile ai cambiamenti climatici, alle malattie e ai traumi, e conclude con la morte il suo ciclo vitale. Non a caso questo magnifico materiale naturale è fonte d’ispirazione per molti artigiani. Il legno ha sempre una storia da raccontare, sia che venga tornito, intagliato o sabbiato, o ancora che venga impiegato nella realizzazione di mobili o opere di ebanisteria artistica. Storie che si materializzano grazie alla perizia dei maestri d’arte che hanno fatto del legno il loro materiale d’elezione.

Ph. © Jeremy Johns

LO SAPEVATE?

Alcune deformità nel tronco degli alberi sono causate da malattie o da traumi che provocano una crescita anomala del legno. «Si tratta di un fenomeno molto interessante, perché è totalmente folle, organico e caotico», racconta l’artigiana britannica Eleanor Lakelin, che crea recipienti torniti usando le escrescenze dell’ippocastano. Per lei è una sfida che le consente di spingersi oltre i confini. «È un dialogo silenzioso tra me e il legno».

Ph. © Ester Segarra

Ph. © Alf Harvey

DAL MANUALE DEL MAESTRO ARTIGIANO

Che crei recipienti in legno tornito, elementi di arredo o installazioni per esterni, Alan Meredith, artigiano del legno irlandese, è sempre in sintonia con la materia e si lascia ispirare dalle sue caratteristiche. «Quando ti trovi a lavorare con il legno, capita spesso di incappare in peculiarità che richiedono un tuo intervento. Può anche succedere di commettere uno sbaglio, che può però rivelarsi positivo per il risultato finale», spiega. Accogliendo questi “incidenti propizi”, il suo lavoro mette sempre in primo piano le qualità naturali del legno.

Ph. © Roland Paschhoff

Ph. © Lionel Pagès

EBANISTERIA ALL’OPERA

Pascal Oudet è un ex ingegnere elettronico che lavora vicino a Grenoble, in Francia. Ha sviluppato una tecnica speciale per tornire il legno: grazie alla sabbiatura riesce ad assottigliare il legno fino a farlo diventare quasi trasparente. Così facendo, ne esalta le venature, dando origine a delicate sculture che sembrano quasi dei merletti, e che rendono omaggio alla naturale bellezza del legno.

Ph. © Pascal Oudet

PROFILI DI ARTIGIANI DEL LEGNO EUROPEI

Ph. by Fred Merz © Michelangelo Foundation

DIANA VASILEVA
Bulgaria

Intagliatrice del legno bulgara specializzata nella creazione di complementi d’arredo e sculture in legno, Diana Vasileva insegna presso la Scuola Nazionale di Arti Applicate di Sofia.

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Ph. © Alain Mailland

ALAIN MAILLAND
Francia

Nel suo atelier nel sud della Francia, questo maestro artigiano crea sculture tornite ispirate alla natura marina. Tra le tecniche impiegate anche la piegatura a vapore e la sabbiatura.

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Ph. by Nicolò Zanatta © Michelangelo Foundation

BASTIEN CHEVALIER
Svizzera

Lo stile contemporaneo di questo giovane intarsiatore che vive e lavora nel Cantone Giura si rifà ai graffiti e alle opere di noti artisti, tra cui l’espressionista astratto americano Jackson Pollock.

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Ph. © École Boulle

ECOLE BOULLE
Francia

Originariamente fondata come scuola per mobilieri, la nota istituzione parigina forma i migliori talenti artigiani in molte discipline, tra le quali la tornitura e l’intaglio del legno, l’ebanisteria e il design di pezzi di arredamento.

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GIOVANE TALENTO ARTIGIANO

Ph. by Lundi13 © Michelangelo Foundation

FILIPA RIVERA
Portogallo

La portoghese Filipa Rivera, intagliatrice del legno, era ancora una studentessa quando ha partecipato al programma degli Young Ambassadors di Homo Faber 2018, durante il quale ha conosciuto Eleanor Lakelin (vedi sopra). Da allora le due donne sono rimaste in contatto ed Eleanor elargisce i suoi consigli alla giovane collega Filipa, che racconta così la sua esperienza: «Per me è stato molto importante conoscere il lavoro di Eleanor. Penso sia stata la prima volta che ho potuto veramente relazionarmi con una scultura in legno. È una cosa viscerale, perché io adoro le trame e i dettagli. Osservando le sue opere mi sembra di aggirarmi in meravigliosi paesaggi».

Per Eleanor è stato un onore poter sostenere Filipa. «Quando condividiamo esperienze e conoscenze, o spieghiamo il nostro lavoro a un’altra persona, noi stessi lo comprendiamo meglio. Il rapporto tra uno studente e un esperto è indubbiamente un vantaggio per entrambi: da parte mia posso contribuire con consigli e incoraggiamenti, e al contempo è molto gratificante essere chiamati a partecipare al percorso creativo di qualcun altro».

www.michelangelofoundation.org

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