| Emanuele Zamponi © Michelangelo Foundation | | Per trasformare l’argento, metallo dall’elegante bagliore lunare, in gioielli e argenteria sono necessari una grande quantità di calore, strumenti, punzoni e acidi. L’argento viene martellato a freddo, e per renderlo malleabile bisogna sottoporlo a ricottura, mentre per poterlo colare in uno stampo deve essere fuso allo stato liquido. La Wiener Silber Manufactur di Vienna produce argenteria, vasi e brocche per l’acqua con un’altissima percentuale di argento. Scoprite sul nostro canale Youtube le storie di questi artigiani viennesi e la maestria con la quale saldano, martellano e lucidano l’argento. E attraverso il nostro canale web potrete immergervi nelle botteghe dei migliori maestri d’arte di tutta Europa: dagli artigiani di Poggi Ugo, specializzati nel cotto di Impruneta, agli eccezionali ebanisti della Bottega Ghianda e della Fundação Ricardo do Espírito Santo Silva, agli atelier della rinomata Porzellan Manufaktur Nymphenburg. | | Emanuele Zamponi © Michelangelo Foundation | | Courtesy of Bevilacqua Tessuti | DAL MANUALE DEL MAESTRO ARTIGIANO | Emanuele Bevilacqua è uno dei rarissimi artigiani in grado di manovrare gli antichi telai conservati nell’ultima tessitura ancora in attività nel centro storico di Venezia. La Tessitura Bevilacqua produce il velluto soprarizzo, tipico della Serenissima. Un mestiere difficile, che tra le altre cose gli ha insegnato «ad accettare l’imprevisto. La seta risente dell’umidità, e quando sale l’acqua alta i nostri telai si comportano in modo totalmente imprevedibile». Nel suo laboratorio si dipana un dedalo di telai a pedale, le cui cigolanti strutture in legno risalgono a secoli fa, sovrastati da migliaia di filati sospesi. La creazione dell’effetto a rilievo di questi spettacolari tessuti è realizzata grazie a una particolare tecnica di lavorazione di trama e ordito, che necessita di due ferri speciali. | | Courtesy of Bevilacqua Tessuti | | | | Guido Del Carlo è uno dei più autorevoli restauratori di imbarcazioni in legno in Italia. La sua conoscenza dei mari e del loro effetto su vele, cime, ponti e marinai risale addirittura all’infanzia. Il Cantiere Navale Francesco Del Carlo, infatti, è specializzato nell’impiego del legno nella navigazione in alto mare. Per il restauro del leggendario Eilean, uno yacht costruito nel 1936, Del Carlo è andato alla caccia di un unico abete dell’Alaska dal quale ha ricavato i due alberi, di mogano africano per lo scafo e di teak birmano per la deck-house. Del Carlo e la sua squadra hanno sfruttato il calore e l’umidità per rendere il legno malleabile, e realizzare così le affusolate curvature dell’imbarcazione. Ogni essenza reagisce in modo distinto, e quindi anche il modo in cui viene sabbiata, sigillata e verniciata è sempre diverso. Alla fine del restauro di Eilean, reso possibilie grazie a Officine Panerai, durato due anni, Del Carlo ha fatto reincidere sullo scafo i dragoni simbolo del cantiere Fife, come omaggio ai maestri d’ascia che avevano originariamente costruito il ketch. | | | | PROFILI DI MAESTRI ARTIGIANI |
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