Michelangelo Foundation - Newsletter, agosto 2019 - Online

© Officine Panerai

Oltre che materia prima e strumento di lavoro, per secoli l’acqua è stata anche fonte di ispirazione per gli artigiani, questo nonostante l’umidità rappresenti sempre una sfida, in quanto riesce ad alterare la forma e il comportamento dei materiali. Sapete che il modo in cui viene tessuta la seta a Venezia dipende dal livello dell’acqua? O che una percentuale maggiore di argento puro previene l’ossidazione dell’argenteria quando entra in contatto con questo liquido? Avete mai pensato di visitare l’isola di Lewis, dove si trova uno degli ultimi opifici che produce l’Harris Tweed? O di immergervi in una grotta colma di sculture di corallo, nei pressi di Napoli? Scoprite insieme a noi le storie appassionanti di questi maestri d’arte.

Emanuele Zamponi © Michelangelo Foundation

LO SAPEVATE?

Per trasformare l’argento, metallo dall’elegante bagliore lunare, in gioielli e argenteria sono necessari una grande quantità di calore, strumenti, punzoni e acidi. L’argento viene martellato a freddo, e per renderlo malleabile bisogna sottoporlo a ricottura, mentre per poterlo colare in uno stampo deve essere fuso allo stato liquido. La Wiener Silber Manufactur di Vienna produce argenteria, vasi e brocche per l’acqua con un’altissima percentuale di argento. Scoprite sul nostro canale Youtube le storie di questi artigiani viennesi e la maestria con la quale saldano, martellano e lucidano l’argento. E attraverso il nostro canale web potrete immergervi nelle botteghe dei migliori maestri d’arte di tutta Europa: dagli artigiani di Poggi Ugo, specializzati nel cotto di Impruneta, agli eccezionali ebanisti della Bottega Ghianda e della Fundação Ricardo do Espírito Santo Silva, agli atelier della rinomata Porzellan Manufaktur Nymphenburg.

Emanuele Zamponi © Michelangelo Foundation

Courtesy of Bevilacqua Tessuti

DAL MANUALE DEL MAESTRO ARTIGIANO

Emanuele Bevilacqua è uno dei rarissimi artigiani in grado di manovrare gli antichi telai conservati nell’ultima tessitura ancora in attività nel centro storico di Venezia. La Tessitura Bevilacqua produce il velluto soprarizzo, tipico della Serenissima. Un mestiere difficile, che tra le altre cose gli ha insegnato «ad accettare l’imprevisto. La seta risente dell’umidità, e quando sale l’acqua alta i nostri telai si comportano in modo totalmente imprevedibile». Nel suo laboratorio si dipana un dedalo di telai a pedale, le cui cigolanti strutture in legno risalgono a secoli fa, sovrastati da migliaia di filati sospesi. La creazione dell’effetto a rilievo di questi spettacolari tessuti è realizzata grazie a una particolare tecnica di lavorazione di trama e ordito, che necessita di due ferri speciali.

Courtesy of Bevilacqua Tessuti

© Officine Panerai

ARTIGIANI DEL MOVIMENTO

Guido Del Carlo è uno dei più autorevoli restauratori di imbarcazioni in legno in Italia. La sua conoscenza dei mari e del loro effetto su vele, cime, ponti e marinai risale addirittura all’infanzia. Il Cantiere Navale Francesco Del Carlo, infatti, è specializzato nell’impiego del legno nella navigazione in alto mare. Per il restauro del leggendario Eilean, uno yacht costruito nel 1936, Del Carlo è andato alla caccia di un unico abete dell’Alaska dal quale ha ricavato i due alberi, di mogano africano per lo scafo e di teak birmano per la deck-house. Del Carlo e la sua squadra hanno sfruttato il calore e l’umidità per rendere il legno malleabile, e realizzare così le affusolate curvature dell’imbarcazione. Ogni essenza reagisce in modo distinto, e quindi anche il modo in cui viene sabbiata, sigillata e verniciata è sempre diverso. Alla fine del restauro di Eilean, reso possibilie grazie a Officine Panerai, durato due anni, Del Carlo ha fatto reincidere sullo scafo i dragoni simbolo del cantiere Fife, come omaggio ai maestri d’ascia che avevano originariamente costruito il ketch.

© Officine Panerai

PROFILI DI MAESTRI ARTIGIANI

Ph. by Giuseppe Cicala, courtesy of Enzo Liverino

ENZO LIVERINO
Italia

Scoprite la grotta delle meraviglie dove si perpetua l’arte pluricentenaria dell’incisione del corallo. Per generazioni i membri della famiglia Liverino, in provincia di Napoli, si sono tramandati tutti i segreti della lucidatura e incisione dell’oro rosso, al quale hanno dedicato anche uno splendido museo. Il bisnonno di Enzo Liverino, che ha fondato l’impresa, era un pescatore di corallo. Quando Enzo ha iniziato ad acquistare corallo alle fiere gli sono tornati utili i tanti anni passati a osservare gli incisori che lavoravano nella bottega di famiglia: così ha sempre saputo scegliere i rami più adatti, che vengono tagliati seguendo la forma naturale del corallo.

Ph. by M. Kesseler © Michelangelo Foundation

CARLOWAY MILL
Scozia

Il tessuto noto come Harris Tweed viene prodotto esclusivamente in tre stabilimenti al mondo. Entrate a visitare questa tessitura, sull’isola di Lewis, e ascoltate il caratteristico brusio dei suoi macchinari storici. Prima di rifinire il tessuto lavorato a mano nelle case disseminate nell’arcipelago delle Ebridi Esterne, gli abili rammendatori che lavorano nella fabbrica trovano e correggono le più piccole imperfezioni. L’oceano che li circonda ha un impatto profondo sull’identità di tutti i tessitori dell’isola, così come sui tessuti che realizzano. Uno dei tweed che producono si chiama Druim-a-chuain, che significa Profondo Mare Blu.

Ph. by Hardanger Fartøyvernsenter, courtesy of I. Undrum & S. Sjorgen

INGUNN UNDRUM AND SARAH SJOGREN
Norvegia

Ingunn Undrum e Sarah Sjogren sono le ultime artigiane in Norvegia dedite alla produzione manuale di cordame. All’interno del cortile del museo marittimo di Hardanger le due artigiane intrecciano fibre naturali per ottenere le robuste cime usate su ogni tipo di imbarcazione. Per realizzare il cordame impiegano una vecchia macchina, e ogni giorno nel loro laboratorio percorrono molti passi per intrecciare fibre naturali come la canapa, la manilla, il tiglio e il crine di cavallo. Alcune corde vengono catramate all’interno di grandi vasi fumanti, in modo da renderle impermeabili all’acqua. La coppia di artigiane produce prevalentemente sartiame per le imbarcazioni tradizionali, ma anche corde per i parapetti, per i lazzi e per creare motivi decorativi.

Theodora Chorafas, Flowing Form © Ioanna Nikolareizi- I&O Photography

THEODORA CHORAFAS
Grecia

Sull’isola di Aegina realizza ceramiche contemporanee con la storica tecnica del bucchero, tipica dei vasi greci antichi, insieme a smalti che si impiegavano in era bizantina. Per creare le sue leggere e aeree sculture immerge le mani nell’acqua prima di dare forma a sottili strisce di argilla. Lavora quasi sempre con le mani perché, spiega, «la superficie dell’argilla vibra quando è ricoperta dalle mie impronte».

GIOVANE TALENTO ARTIGIANO

Ph. by Lundi13 © Michelangelo Foundation

LAURYNA KISKYTE
Lituana

Quest’estate la giovane studentessa lituana Lauryna Kiskyte, una degli Young Ambassadors di Homo Faber 2018, scopre il mestiere del doratore in Svizzera. «Tra le altre cose lavoro anche come assistente restauratore, in particolare sugli altari delle chiese. La doratura è un processo raffinato e meticoloso, proprio come la gioielleria. E sono molto felice di poter allargare le mie conoscenze in questo campo». La sua destinazione è l’atelier di cornici di Belén Ferrier, a Ginevra. Laurayna è molto emozionata anche di poter vedere le Alpi svizzere: «La Lituania è un Paese così piatto»!

«L’oro è un metallo veramente nobile: dal rosa più caldo al bianco più freddo, ogni sfumatura invecchia in modo diverso», spiega Belén Ferrier, un’esperta a livello mondiale di doratura e incorniciatura, che nel 2017 ha ricevuto il Prix de L’Artisanat di Ginevra. Nata a Madrid, nel 2006 ha fondato il suo studio Atelier B a Ginevra dopo avere imparato il mestiere da André Buchs. Con Laurayna condivide ben più delle sue conoscenze di pigmenti d’oro: «Ogni essenza ha il proprio carattere, ogni collante ha la sua ricetta e la sua storia».

APPUNTAMENTI

Alcuni appuntamenti per scoprire da vicino l’alto artigianato europeo.

30 ago - 1 sett

Copenhagen

CHART Art & Design Fair

Ripensare la società è al centro di questa fiera di arte e design nordico, che ospita un’ampia selezione di mostre, dibattiti, proiezioni e performance.

23 settembre

Milano

Né arte, né design, Triennale di Milano

Il 23 settembre 2019 la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte presenta presso il Salone d’Onore della Triennale di Milano “Né arte, né design”, una giornata di studi curata da Ugo La Pietra e Alberto Cavalli che si propone di indagare l’area disciplinare che riguarda le arti applicate legate all’artigianato artistico italiano.

3 - 6 ottobre

Stoccolma

Stockholm Craft Week

Per quattro giorni le città di Stoccolma e Värmdö saranno il centro di eventi, seminari e mostre dedicati all’artigianato. L’iniziativa è organizzata dal Konsthantverkscentrum, dal comune di Värmdö e dal Konsthantverkarna.

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