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UN’ISOLA DI VETRO E COLORE |
L’isola francese di Belle-Île-en-Mer, adagiata al largo delle coste della Bretagna, è la sede di Fluïd, un laboratorio di soffiatura del vetro dove si respira un’atmosfera magica. Fabien Barbeau, maestro soffiatore, e la sua equipe di artigiani di talento creano opere che rifulgono di colore: bicchieri destinati alle eleganti tavole dei ristoranti parigini, sculture sospese come nuvole, vasi a forma di fiamma che evocano le fornaci nelle quali sono stati forgiati. Alla fine di settembre, nell’ambito della Summer School promossa dalla Michelangelo Foundation, otto giovani neolaureati provenienti da sette diversi Paesi passeranno una settimana presso l’atelier Fluïd per apprendere i segreti del mestiere dai migliori maestri vetrai del mondo. Avranno il compito di assistere i maestri nella creazioni di opere su grande scala che andranno ad arricchire la collezione dell’associazione French Hot Glass Family. Tra i maestri ospiti della Summer School Tobias Møhl e Nanna Backhaus (Danimarca), Andrew Brown (Regno Unito) e Nancy Callan (Stati Uniti). |
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© Fluïd / © Marc Baudrillart |
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© Courtesy of Simone Crestani |
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Nel suo laboratorio situato vicino a Vicenza, il maestro vetraio Simone Crestani ha sviluppato una tecnica per lavorare il vetro borosilicato trasparente a lume, da lui ribattezzato “hollow sculpting”. Nelle sue mani, dozzine di anemoni di mare si congiungono per creare eleganti lampadari, rami pieni di germogli diventano candelabri e gli insetti si tramutano in vasi. Le sue opere sono state presentate nelle più prestigiose mostre dedicate al vetro e sono vendute dalla Bernd Goeckler Gallery di New York. |
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© Alberto Parise / © Courtesy of Simone Crestani |
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Ondine 2016, fiber glass © Marek Êtim |
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Zuzana Kubelková è una maestra del vetro ceca nota per le sue sperimentazioni con materiali non convenzionali. Ha vinto il primo premio a Young Glass 2017 con un’installazione consistente in due lastre di vetro che racchiudono dell’acetato di sodio riscaldato per mezzo di un circuito elettrico, un’operazione che consentiva un ciclo meditativo di cristalli che da solidi diventavano liquidi e viceversa. Anche il suo lavoro più recente è pionieristico: combinando la fibra di vetro al vetro fuso e al basalto ottiene opere che sono animate da una forza vitale e organica. |
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© Tomas Princ / © Gabriel Urbanek |
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Photo by Tomas Bertelsen © Michelangelo Foundation |
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Nelle parole della leggendaria giornalista di moda Suzy Menkes, l’evento di Homo Faber 2018, che si è svolto l’anno scorso a Venezia, è stato “una vetrina ispirante e estremamente sofisticata” del lavoro creato dalla mano dell’uomo. Il suo resoconto, pubblicato su Vogue UK, è entrato a far parte del libro Suzy Menkes: Five Years in Vogue. Le sue parole trasmettono la gioia di ammirare gli artigiani al lavoro, nonché “l’impressionante numero di opere” esposte: dalle selle cucite a mano ai violini artigianali, dai capi di abbigliamento alle auto da corsa e molto altro ancora. Leggi il suo articolo “Craft and Humanity Define Luxury”. Save the date: Homo Faber 2020: Crafting a human future si tiene a Venezia dal 10 settembre all’11 ottobre. |
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Photo by Tomas Bertelsen © Michelangelo Foundation |
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PROFILI DI MAESTRI ARTIGIANI |