All’interno della mostra Next of Europe, Homo Faber Event 2022 presenta i migliori maestri d’arte europei che si dedicano anche alla trasmissione del sapere alle nuove generazioni di aspiranti artigiani

Ogni angolo d’Europa ha i suoi “tesori viventi”: maestri artigiani che incarnano l’eccellenza dei migliori mestieri d’arte. Molti padroneggiano tecniche e conoscenze tramandate di generazione in generazione, con le quali creano opere contemporanee che rispecchiano il genius loci dei loro rispettivi territori

Max Brosi©Steve Rogers Photography

• Una straordinaria selezione di opere realizzate dai migliori maestri d’arte europei impegnati anche nella trasmissione della loro esperienza alle nuove generazioni di artigiani 

• Grazie a dimostrazioni dal vivo, il pubblico avrà la possibilità di osservare da vicino sia il processo creativo sia i metodi di formazione 

 • Un moderno cabinet de curiosités accoglie una selezione di oggetti finemente realizzati a mano, che sono l’espressione dei materiali, delle competenze e dei savoir-faire dei diversi territori del continente europeo

Ad aprile, a Venezia, Homo Faber Event porta in scena la mostra Next of Europe: una rassegna dei migliori maestri d’arte d’Europa – autentici “tesori viventi” come vengono definiti in Giappone – e dei loro magnifici oggetti. L’allestimento è stato concepito dal noto architetto Stefano Boeri e la mostra è curata dal gallerista Jean Blanchaert. 

I protagonisti di Next of Europe sono i maestri artigiani che dedicano la propria vita a tramandare il loro mestiere alle nuove generazioni attraverso apprendistati e corsi di formazione. Il pubblico potrà ammirare le opere create dai maestri che incarnano questa filosofia e assistere ai passaggi del processo creativo attraverso una serie di dimostrazioni dal vivo che mostreranno come i materiali più semplici possano essere resi preziosi dal tocco del maestro che infonde nei suoi oggetti la propria creatività e il proprio punto di vista. 

Jean Blanchaert ha setacciato l’Europa intera per trovare i maestri e i loro capolavori, artigiani che spesso lavorano nell’ombra e sono raramente visibili al pubblico. Questa mostra è come un cabinet de curiosités che affascina e sorprende, e offre l’opportunità più unica che rara per ammirare la varietà di talento artigianale di cui è ricco il nostro continente. 

 «L’Europa è così vasta, così fantastica e ricca di alto artigianato». Jean Blanchaert 

Dalle piume di Firenze ai metalli della Georgia, dall’alabastro di Volterra a quello del Lussemburgo, la mostra incanta per la bellezza e la ricchezza degli oggetti, dei materiali e delle competenze tipiche dei territori, ricchi di identità e patrimoni culturali unici. A Londra, Tess Morley crea lampade, specchi, scrigni e spargisale utilizzando conchiglie che raccoglie sulle coste della Gran Bretagna e oltre. A Parigi, William Amor ricicla rifiuti in plastica per realizzare delicate opere floreali, nelle quali infonde la sua filosofia che la plastica riciclata sia una materia prima dal grande potenziale creativo, che può essere trasformata per creare oggetti ricchi di significato. 

«Lo scopo del nostro progetto è di portare l’attenzione sull’oscillazione tra la dimensione estetica di un oggetto e la sua funzionalità produttiva. Ecco cosa rende la prospettiva di Jean Blanchaert e di Homo Faber sul design e i mestieri d’arte così unica nel contesto culturale odierno». Stefano Boeri 

«In un mondo completamente meccanico e dominato dal web, è molto importante essere in grado di usare le mani per produrre oggetti che non sono solo belli, ma spesso anche utili. È un modo per tenerci legati alle nostre radici». Jean Blanchaert 

Next of Europe è ambientata nella Sala degli Arazzi presso la Fondazione Giorgio Cini. È una delle 15 mostre tematiche di Homo Faber Event 2022, organizzato dalla Michelangelo Foundation.