Annemarie O’Sullivan: creare in armonia con la natura

Ritratto di Annemarie O’Sullivan ©Alun Callender

La vita e il lavoro della cestaia Annemarie O'Sullivan ruotano intorno ai ritmi della natura. Nata in Irlanda ma residente nell'East Sussex, in Inghilterra, coltiva più di 20 tipi di salice nella campagna intorno alla sua casa. Una volta tagliato ed essiccato - insieme al castagno dolce che cresce spontaneamente nei dintorni – lo impiega per realizzare una varietà di opere intrecciate, da piccoli cesti e altri pezzi funzionali a grandi oggetti scultorei, paralumi e pezzi di design fatti in collaborazione con altri artigiani.

Il suo anno inizia con il raccolto, quando il salice viene smistato, impacchettato e legato per l'essiccazione. È un lavoro faticoso, reso ancora più arduo dal tempo spesso inclemente dell'inverno britannico, che O'Sullivan chiama "il periodo più triste dell'anno". Ma grazie agli amici che vengono a darle una mano, diventa un evento collettivo che lei ama molto.

Una volta essiccato e preparato – processo che può richiedere fino a un anno - il salice è pronto per essere usato da O'Sullivan e dal suo piccolo team, che comprende suo marito Tom e la sua apprendista Matilda. Insieme impiegano una varietà di tecniche tra cui l’intrecciatura, la legatura, l'annodatura e la piegatura a vapore per creare oggetti personalizzati per clienti privati e interior designer di tutto il mondo.

Completamente organica e sostenibile, la pratica di O'Sullivan nasce dal suo desiderio di "vivere con leggerezza sulla terra". Lavora in uno studio di legno situato nel suo giardino, a contatto con la natura che tanto ama, e asseconda le variazioni naturali del materiale, cosicché non realizza mai due oggetti uguali. La natura ispira anche i suoi progetti. "Sono attratta dall'acqua, dai cesti da pesca e dalle trappole per aragoste", dice. Altre ispirazioni sono fornite dagli oggetti che trova nei musei e dalle tecniche tradizionali di cesteria della nativa Irlanda. Tuttavia, l'innovazione è importante quanto la tradizione. "Mi piace cimentarmi nella realizzazione di un pezzo che posso aver visto, ma raramente voglio attenermi all'originale. È questo il momento in cui la creatività inizia a fluire", dice.

Da quest’amalgama nascono opere contemporanee radicate nella tradizione, come il cesto “fish kettle”, che gioca sulla forma di una pesciera tradizionale usata per lessare il pesce. Altri pezzi includono un contenitore ispirato ai tradizionali cesti francesi per le ostriche e un recipiente di salice e canna a forma di cestino da pesca.

Non c'è da meravigliarsi che l'acqua sia un tema ricorrente nel suo lavoro. O'Sullivan ama nuotare da quando era bambina, e infatti si è innamorata per la prima volta della cesteria quando ha frequentato un corso di un giorno e ha scoperto che il mestiere le evocava emozioni simili. "I movimenti avevano la stessa sensazione di fluidità, ripetizione, intensità e libertà che mi dava il nuotare sott'acqua", dice.

O’Sullivan ha fatto molta strada da quando si è immersa nell’arte della cesteria. Per un certo periodo ha insegnato al City Lit di Londra, dove lei stessa ha scoperto per la prima volta questo mestiere, e ora tiene occasionalmente corsi di cesteria nel suo studio nell'East Sussex. Trattandosi di attività dinamiche e fisiche, molte delle quali si svolgono all'aperto, questi corsi non solo instillano l'amore per il mestiere della cesteria, ma per la natura stessa.

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