Daniel Ankarstrand: ridefinire il concetto di lusso

Tre anni fa il pellettiere svedese Daniel Ankarstrand ha trasformato la sua personale ossessione in un impiego a tempo pieno. In origine lavorava come terapista familiare, e l'artigianato era solo un modo per rilassarsi. La sua aspirazione a perfezionare le tecniche e lavorare con nuovi materiali lo ha spinto a fondare la sua impresa, Sibirien Stockholm, alla quale ha dato il nome della zona della capitale dove vive e lavora. Ankarstrand è specializzato nella creazione di piccoli oggetti realizzati con pelle di pesce, un sottoprodotto ecologico dell'industria alimentare. La pelle scartata proveniente dalla pesca del salmone norvegese viene dapprima lavorata nelle concerie islandesi e quindi trasformata da Ankarstrand in lussuosi cinturini per orologi, portafogli e altri piccoli oggetti. Tutto è fatto a mano nel suo atelier, e conserva l’aspetto e la consistenza dell’origine scandinava. Il suo obiettivo è di ridefinire il lusso, dimostrando come i materiali esotici possano essere sviluppati in modo sostenibile.

Come ha cominciato a lavorare la pelle?

Credo sia stato nel 2014. Mia suocera mi aveva regalato una custodia per iPad ma era della misura sbagliata. Quando sono tornato al negozio non avevano quelle che cercavo. Ho pensato che fosse assurdo sborsare 100 euro per due pezzi di pelle, e che potevo farmela da solo. Così ho iniziato a informarmi su Google. La lavorazione della pelle ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, ma nel 2014 non c'era ancora una grande comunità artigiana. Mi sono procurato alcuni libri in biblioteca, e poi ho trovato un ragazzo inglese su YouTube che mostrava cose abbastanza basilari, ma non c'era molto di più. Fatto sta che sono rimasto folgorato e mi sono innamorato del mestiere. È abbastanza facile cominciare. All’inizio non hai neanche bisogno di macchinari, puoi fare tutto a mano. Sono ossessionato da tutto ciò che faccio, ed è stato così anche in questo caso. Mi sono intestardito sulle cuciture. Migliorare la mia tecnica è sempre stata la mia fissazione, e a volte anche la mia maledizione! Mi concentro così tanto sui dettagli che è difficile portare a termine il lavoro.

Perché le piace lavorare con materiali diversi?

Ho iniziato quasi subito a lavorare con la pelle di pesce. All'inizio andavo nei negozi di seconda mano per procurarmi vecchie borse delle quali riutilizzare il materiale. Quando ho cominciato, il mio pensiero era di lavorare sempre con materiale riciclato. Mi sono imbattuto nella pelle di pesce su un sito svedese new-age. Mi piaceva l'idea di usare materiale dell'industria ittica che viene gettato via. È anche un materiale esotico che abbiamo qui al nord. È delicato e molto, molto sottile. Se la pelle di mucca fosse sottile come quella di pesce, la si potrebbe strappare come la carta.  Mentre la pelle normale ha fibre che vanno tutte nella stessa direzione, quella di pesce è più simile a una rete, che non si riesce a strappare. È super resistente ma malleabile. La rinforzo sempre con una fodera, che incollo alla pelle per mantenerne inalterata la struttura.

Quanto è importante per lei l'aspetto ambientale?

Moltissimo. Nella mia vita ho sempre lavorato con le persone, ma volevo fare qualcosa per salvare il pianeta. Il mio obiettivo era quello di concentrarmi su buoni materiali e sull'artigianato, ma senza perdere di vista il fatto che la gente compri i miei prodotti. È un equilibrio delicato, perché non voglio riempirmi la bocca di parole che non significano nulla.

Quale aspetto del suo mestiere le piace di più?

Man mano che l'attività cresce passo sempre meno tempo a occuparmi della lavorazione vera e propria. Ora ho un dipendente. Oltre a quella per il mio mestiere, una delle mie passioni più grandi è di insegnargli e vedere i suoi progressi. È incredibile. Sono orgoglioso di quello che fa. Ma ciò che amo di più è quando riesco a ritagliarmi del tempo la sera, dopo l’orario di lavoro. Fin dall'inizio questo mestiere era un modo per rilassarmi. Ora il mio hobby è diventato un impegno a tempo pieno. Ma, quando non sono pressato dalla creazione di un nuovo prodotto, adoro lavorare per il semplice gusto di farlo.

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