Homo Faber Event 2022 - una suggestiva celebrazione del talento umano, della creatività e dei mestieri d’arte

La seconda edizione di Homo Faber ha acceso i riflettori sugli artigiani, presentando una varietà di persone, prospettive, materiali e tecniche

Per tre settimane, dal 10 aprile al 1° maggio, Homo Faber Event 2022 ha accolto 55.000 visitatori alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. La manifestazione ha attirato un pubblico eterogeneo, formato da famiglie e giovani, appassionati di artigianato, designer e collezionisti d'arte, che hanno potuto apprezzare, in un contesto davvero unico, il meglio dell'alto artigianato contemporaneo.

400 artigiani provenienti da 43 Paesi sono stati i protagonisti di 15 mostre concepite da un team di esperti e curatori di fama mondiale. L'esposizione è stata un'occasione irripetibile per incontrare le nuove generazioni di creatori di talento, gli astri nascenti e i maestri artigiani, ammirando da vicino le loro competenze attraverso dimostrazioni dal vivo e ascoltando in prima persona le loro storie.

La manifestazione ha esplorato l'ampio contesto dell'artigianato contemporaneo, mettendone a fuoco la rilevanza per le nostre vite e, in generale, per la cultura. Tutte le mostre hanno dato spazio all'artigianato funzionale, da una tavola da surf artigianale in legno di Cryptomeria japonica a un set di scacchi ispirato a figure mitiche pre-islamiche e ai manufatti culturali delle zone remote dell'Afghanistan orientale. Una sala da tè "fatta a mano", curata da Tapiwa Matsinde, ha invitato i visitatori a interagire con oggetti di ottima fattura, dimostrando come essi siano in grado di dare valore aggiunto alla nostra quotidianità.

Il pubblico ha potuto vivere un'esperienza di ospitalità di alto livello grazie a un ristorante pop-up, un angolo Bellini e una caffetteria ideati da ALMA - la Scuola di Arti Culinarie Italiane, Cipriani Foods e Genuino, che attraverso la loro offerta di cibi e bevande artigianali locali hanno rivelato l'arte che si cela dietro il mestiere della ristorazione.

Prendendo spunto dalla sua produzione della Madama Butterfly di Puccini, la suggestiva mostra di Robert Wilson Attendere nell'ombrosa quiete ha testimoniato l'importanza dei maestri artigiani nel mondo del teatro, trasformando l'ex piscina Gandini in uno scenografico palcoscenico grazie al suo caratteristico uso di luci, suoni ed effetti visivi.

La partecipazione del Giappone come ospite d'onore di Homo Faber ha rappresentato per la Michelangelo Foundation l'inizio della sua espansione a livello mondiale. I capolavori di 12 Tesori Nazionali Viventi sono stati elegantemente esposti in una vetrina d'eccezione che comprendeva kimono artigianali, bambole toso e cesti di bambù intrecciati a mano. I visitatori hanno potuto sperimentare le tradizioni culturali del Giappone grazie a workshop esperienziali dedicati alla cerimonia del tè, all'ikebana e agli origami.

Una fresca ventata di energia ha pervaso l'evento grazie a un centinaio di Young Ambassadors, talentuosi studenti di arti applicate e design che hanno animato gli spazi, ispirando le nuove generazioni ad abbracciare l'artigianato e creando una giovane comunità di creativi provenienti da tutta Europa.

Homo Faber Event ha esteso il suo raggio d'azione anche alla collaborazione con La Fabrique Nomade e Makers Unite, che si occupano di valorizzare e promuovere l'integrazione professionale degli artigiani migranti e rifugiati rispettivamente in Francia e nei Paesi Bassi, e con San Patrignano, una comunità che offre una nuova vita nell'artigianato a chi soffre di dipendenze ed emarginazione. Inoltre, la Michelangelo Foundation ha collaborato con associazioni in Francia e Svizzera per consentire di visitare la mostra a giovani che altrimenti non avrebbero potuto recarsi a Venezia.

Alcuni artigiani hanno mostrato come sia possibile ripensare i materiali, i processi e il nostro impatto sul mondo che ci circonda. Dall'uso di materiali riciclati e rigenerati, che vengono scartati durante la produzione, alla possibilità di combinare le innovazioni tecnologiche e tecniche per lavorare con materiali naturali in modi inediti, come la lana di recupero, le alghe e gli scarti di pelle di salmone.

Il programma Homo Faber in Città ha offerto ai visitatori la possibilità di scoprire artigiani, atelier, manifatture, musei, gallerie e negozi della città di Venezia. Con oltre 100 esperienze di ampio respiro, dalla lavorazione del mosaico e della foglia d'oro, alla gastronomia e alla produzione di vino, fino al dietro le quinte del mondo del teatro e delle arti visive.

L'itinerario L’arte della performance ha condotto i visitatori negli atelier de La Fenice, il teatro dell'opera veneziano famoso in tutto il mondo, e nel laboratorio del celebre costumista Stefano Nicolao. Un assaggio di Venezia ha permesso ai partecipanti di scoprire nuovi indirizzi culinari, da un'antica panetteria artigianale a un ristorante che guida il movimento slow food, a un vigneto nascosto in un monastero specializzato nella produzione di vini biodinamici.

Homo Faber è una comunità viva e dinamica che cresce ogni giorno.