I maestri ebanisti della Bottega Ghianda incontrano il pubblico a Homo Faber, 14-30 settembre 2018

 
Per la qualità dell’esecuzione e per il talento creativo, i maestri della Bottega Ghianda sono considerati un tesoro prezioso dai migliori designer del mondo. Traendo ispirazione dal legno stesso, sono in grado di creare oggetti di grande bellezza e squisita fattura.
 

• All’interno del percorso di Homo Faber, cinque artigiani della Bottega Ghianda daranno una dimostrazione delle loro eccezionali capacità nell’atrio del Cenacolo Palladiano, presso la Fondazione Giorgio Cini.
• Il pubblico potrà scoprire alcune delle tecniche più particolari come la levigatura.
• Un’occasione unica per apprezzare come l’eccellenza artigiana abbinata alla visione dei designer possa generare dei «piccoli miracoli» in legno.

I maestri ebanisti della Bottega Ghianda saranno i protagonisti della mostra Poetry of Wood / Poesia del Legno, che celebra l’artigianalità nella lavorazione del legno all’interno di Homo Faber, l'evento dedicato ai mestieri d'arte che si terrà a Venezia a settembre di quest’anno.

Cinque maestri daranno una dimostrazione del loro saper fare nell’atrio del Cenacolo Palladiano, il restauro del quale è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, ora direttore Artistico di Bottega Ghianda.

Situata in provincia di Lecco, nel cuore di un distretto famoso in tutto il mondo per la qualità nella produzione di mobili, la Bottega Ghianda realizza alcuni dei più raffinati oggetti del design italiano. Fondata da Iginio Ghianda nel 1889, per più di un secolo è stata il punto di riferimento per la produzione artigianale d’eccellenza. Sotto la guida di Pierluigi Ghianda, uno dei più grandi ebanisti d’Italia che non a caso era chiamato «il poeta del legno», la Bottega Ghianda è diventata un nome di culto per la realizzazione manuale di prodotti in legno in collaborazione con rinomati designer come Gae Aulenti, Mario Bellini, Cini Boeri, Livio e Piero Castiglioni, Gianfranco Frattini, Carl e Emanuela Magnussono, Pino Tovaglia e altri.

Romeo Sozzi ha rilevato la Bottega Ghianda nel 2015, coinvolgendo anche Michele De Lucchi. Insieme si sono impegnati a costruire un futuro per questo prestigioso nome dell’ebanisteria italiana nel rispetto della sua straordinaria tradizione. Se Pierluigi Ghianda era un artista, Romeo Sozzi è un imprenditore visionario animato da una passione sfrenata per la bellezza e per la perfezione e da un grande rispetto per l’artigianalità, con la quale, dice, è possibile realizzare dei «piccoli miracoli».

«Con una materia naturale come il legno si possono creare delle vere opere d’arte», afferma Sozzi. «Ogni essenza ha le proprie caratteristiche: profumo, venatura, colore, consistenza, peso. Solo le mani esperte dell’artigiano possono percepire, comprendere, interpretare e valorizzare il potenziale del legno, trasformandolo in un “oggetto parlante” sempre diverso, perfetto e unico come la sua anima».

I visitatori di Homo Faber potranno scoprire come i maestri ebanisti siano in grado di esaltare la «poesia del legno» sfruttando le sue variazioni naturali. Ricorrendo a tecniche antiche, gli artigiani creano oggetti sempre unici. Incarnando il valore del fatto a mano, la Bottega Ghianda è uno splendido esempio di quella creatività e artigianalità che Homo Faber vuole celebrare.

«Partecipare a un evento di questa portata in un contesto straordinario come la Fondazione Giorgio Cini ci riempie di orgoglio», conclude Sozzi. «Homo Faber è una dichiarazione d’amore per il lavoro manuale: un modo per dimostrare al mondo che gli artigiani sono dei veri artisti».

Poetry of Wood / Poesia del Legno è una delle 16 tappe tematiche che compongono il percorso di Homo Faber: Crafting a more human future, il primo grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte di tutta Europa organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.