Il tessitore d’oro

A Todi, cittadina medievale incastonata tra le colline umbre, lavora un orafo la cui abilità e creatività nel trasformare la materia grezza in oggetti dal fascino magnetico lo portano a sembrare quasi un mago. Si tratta di Giovanni Corvaja, alchimista e artigiano vincitore di numerosi premi, noto in tutto il mondo per le sue straordinarie creazioni.

Giovanni è in grado di trasformare il già nobile e prezioso oro in pezzi che un tempo si potevano solo immaginare, ma non realizzare. Le sue creazioni, infatti, sembrano uscire da un mondo incantato. Un luogo poetico come la stessa Todi, dove la magia di Giovanni si materializza attraverso le sue mani, grazie non solo alla padronanza di tutte le più raffinate tecniche orafe, ma anche alla sua voglia di imparare, esplorare e sperimentare. Questo è il segreto del Vello d’Oro, la sua famosa collezione che è stata accolta come una rivoluzione nel campo dell’oreficeria.

Giovanni trasforma l’oro e il platino in una specie di filato dello spessore di meno di 10 micron, sottile come un capello, che riesce a filare a mano in modo da farlo assomigliare nell’apparenza e al tatto a una pelliccia o a un tessuto. Lui attribuisce la sua abilità di alterare le qualità dell’oro e di altri metalli alle sue conoscenze nel campo della chimica, a sua volta apprese dai genitori, che erano entrambi professori di chimica fisica. A questo ha aggiunto una naturale curiosità, che lo ha portato a un processo creativo unico che incanta e al tempo stesso travalica i confini della tradizione.

La natura e la bellezza sono parte integrante del suo lavoro, che cerca di svolgere sempre in armonia con il mondo che lo circonda, giocando con le infinite possibilità che gli vengono offerte dal materiale scelto. Una bellezza che richiede costanza e tempo, e che si manifesta grazie alla sua sensibilità e meticolosità. Ancora oggi Giovanni lavora seduto al tavolo veneziano da orafo che ha ereditato più di trent’anni fa e utilizza strumenti e macchinari d’altri tempi, come il laminatoio e la pressa a bilanciere. Spesso costruisce lui stesso i suoi attrezzi, in funzione del gioiello o della creazione che ha in mente di realizzare.

Giovanni ha cominciato il suo percorso artistico all’età di tredici anni sotto il maestro orafo Paolo Maurizio e il professor Francesco Pavan. Entrambi hanno avuto un ruolo importante nel forgiare il suo talento, insegnandogli il mestiere dell’oreficeria contemporanea. A sua volta, il maestro d’arte trasmette con gioia e passione questo mondo di conoscenze alle giovani generazioni, trasferendo loro un linguaggio innovativo e un modo di espressione artistica inedito.