Katrien Mestdagh: a suo agio nel meraviglioso mondo delle vetrate artistiche

Ritratto di Katrien Mestdagh – Louis Teran©Michelangelo Foundation

I laboratori del più storico atelier di vetrate artistiche del Belgio fervono di attività, mentre i suoi artigiani dipingono, cuociono, incidono e piombano i loro materiali, pronti per essere utilizzati negli edifici di tutto il continente. Atelier Mestdagh è guidato da Katrien Mestdagh, un’artigiana di terza generazione che è entrata nell'azienda di famiglia all'età di 24 anni, imparando il mestiere dal padre e dai suoi artigiani altamente qualificati. Fondato da suo nonno Albert nel 1947, oggi l’atelier attinge a un patrimonio di competenze praticate fin dal Medioevo per creare design contemporanei che spingono le vetrate artistiche in nuove direzioni e inediti contesti.

Le vetrate artistiche sono un mezzo cinetico, in quanto cambiano costantemente quando la luce le attraversa. A suo avviso, cosa le rende speciali?

Il fatto che ti riempiono di un senso di meraviglia. Ogni volta che la luce attraversa il vetro colorato ne altera l’effetto e trasforma completamente una stanza. Ti parla. Anche quando sono indaffarata nel laboratorio, se la luce del sole illumina una vetrata artistica, mi ritrovo a fermarmi per assaporarne l’effetto. 

Prima di entrare nell’azienda di famiglia ha studiato musicologia. Cosa l’ha indotta a cambiare direzione?

Mentre studiavo, non potevo dimenticare i rumori, gli odori e il brusio del laboratorio. Ho capito che il mio cuore era lì, nell'azienda di famiglia. Mio padre era ansioso di affidarmi l'amministrazione. Ho detto: va bene, ma voglio imparare anche io il mestiere. In seguito, per ampliare i progetti che Atelier Mestdagh avrebbe potuto intraprendere, ho fatto un master in conservazione delle vetrate artistiche e gestione del patrimonio all'Università di York. Benché non abbia mai conosciuto mio nonno, che ha fondato l’azienda di famiglia, sento un forte legame con lui proprio attraverso il mio mestiere. È come se mi scorresse nel sangue.

Ci racconti il pezzo che state realizzando per Il motivo dei mestieri

Il motivo geometrico del pavimento a mosaico a cui si ispira il nostro pezzo rappresenta un modello perfetto per una vetrata artistica. Volevo che il nostro pannello di 190 cm per 90 cm dimostrasse come alcune delle tecniche più impegnative possono essere applicate in modo contemporaneo. Su alcune sezioni abbiamo usato una vernice nera conosciuta come grisaille in francese, che viene cotta a 630 gradi in modo da fondersi con lo strato superiore del vetro, quasi come una lacca. Su altre sezioni abbiamo applicato un colorante d'argento, che si fonde completamente con il vetro quando viene cotto, creando un effetto giallo torbido. Stiamo anche incidendo del vetro smerigliato e incorporando del vetro a specchio soffiato a mano. Invece del piombo [tradizionalmente impiegato per tenere insieme i pezzi di vetro], usiamo profili di rame - una tecnica molto più impegnativa ma dall'effetto estremamente raffinato. Volevamo che sembrasse creato per un tipico palazzo italiano. La realizzazione del pezzo ha richiesto circa 300 ore di lavoro.

Quanto sono importanti le manifestazioni come Homo Faber Event per attrarre verso il vostro mestiere l’interesse di un pubblico più ampio?

In Belgio la maggior parte delle iniziative dedicate all'artigianato mettono dilettanti e professionisti sullo stesso piano. Questo può essere un problema per noi, perché non possiamo praticare gli stessi prezzi di chi fa questo mestiere per hobby, e la gente non è sempre in grado di apprezzare le competenze e il lavoro che c'è dietro quello che facciamo. Homo Faber Event è una manifestazione unica nel suo genere, perché dà rilievo all'eccellenza artigiana, spingendo i partecipanti a sottolineare il dinamismo dei loro mestieri e a riflettere su come possono attrarre un pubblico contemporaneo. Mette in mostra gli artigiani ai livelli più alti.

In qualche altro modo Atelier Mestdagh allarga i confini delle vetrate artistiche?

Abbiamo i nostri progettisti interni, ma collaboriamo anche con molti altri designer per ampliare le possibilità di questo mezzo, cercando nuove applicazioni nell'arredamento e nell'architettura, quindi oltre il tradizionale contesto ecclesiastico. Con le nostre vetrate artistiche abbiamo persino realizzato un intero edificio, sostenuto da una struttura metallica.

Lavorare con le mani come la fa sentire?

Quando prendi in mano per la prima volta un pannello che hai piombato e saldato tu stesso, è una sensazione magica. Creare oggetti con le mie mani mi fa sentire completa. Per tutta la vita sono stata una persona che non sa scegliere, perché tutto mi interessa. Ma quando lavoro con il vetro colorato, il rumore nella mia testa si placa, mi sento a mio agio e tutto improvvisamente acquisisce un senso.

Scopri il profilo di Katrien Mestdagh e di altri talenti su Homo Faber Guide.

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