La grande maestria artigianale francese a Homo Faber, 14-30 settembre 2018

Sin dalla sua creazione, nel 1999, la Fondation Bettencourt Schueller ha favorito e incoraggiato la più alta espressione dell’artigianato artistico francese, in particolare attraverso il Prix Liliane Bettencourt pour l’intelligence de la main. Il premio all’ «intelligenza della mano», infatti, viene assegnato a progetti che riuniscono in sé eccellenza artigiana, collaborazione creativa e innovazione. Tra questi:

• Il ceramista Claude Aïello e il designer Mathieu Lehanneur, che nel 2010 hanno dimostrato quanta bellezza e qualità tecnica possano scaturire dalla collaborazione tra un designer e un artigiano.
• Il Centre International d’Art Verrier (CIAV), che attraverso il sostegno ad artigiani contemporanei si impegna a tutelare il futuro della vetreria Meisenthal, una tradizione plurisecolare di questo territorio francese.
• Steven Leprizé, i cui innovativi intarsi in legno dimostrano che il futuro dei mestieri d’arte non può prescindere dalle conoscenze accumulate in secoli di storia.

 

L’evento Homo Faber, che si terrà a Venezia a settembre di quest’anno, offrirà l’opportunità di visitare una mostra presentata dalla Fondation Bettencourt Schueller, per celebrare l’attività della fondazione stessa nella promozione dei mestieri d’arte in Francia.

Il pubblico potrà così scoprire la storia delle Fondazione e del prestigioso riconoscimento Prix Liliane Bettencourt pour l’intelligence de la main: un marchio di eccellenza che ogni anno premia competenza, talento, creatività e innovazione. Nel corso di vent’anni la Fondazione ha assegnato 100 premi, che sono rivolti non solo ai maestri d’arte d’eccellenza ma anche a incoraggiare il dialogo tra design e alto artigianato, al fine di incentivare l’innovazione e sostenere il futuro dei mestieri d’arte in Francia.

«I vincitori danno prova di un talento incredibile. Impegnandosi duramente hanno acquisito competenze senza eguali», dice Olivier Brault, direttore generale della Fondation Bettencourt Schueller. «Hanno carattere, cuore e passione. Sono così brillanti ed eccezionali che, con il loro esempio, incoraggiano altri a seguirli o imitarli».

Per mettere in scena la mostra, il designer Ramy Fischler ha ideato per la Fondation Bettencourt Schueller una stupefacente struttura modulare realizzata con blocchi di terra, un materiale organico che per secoli è stato alla base di tutto quello che l’essere umano ha creato. L’esposizione sarà divisa in tre parti:

• La storia del Premio narrata per mezzo di uno strumento visivamente innovativo, con testi esplicativi incisi nei blocchi di terra e illuminati da proiezioni animate. Inoltre, due video permetteranno di conoscere i 100 vincitori e di rivedere le cerimonie annuali di premiazione.
• 14 opere realizzate da altrettanti premiati e accuratamente selezionate da Alain Lardet, curatore della mostra. Con questa selezione, Lardet ha voluto dimostrare la varietà dell’artigianato in Francia e come si è evoluto il premio nei 20 anni dalla sua istituzione.
• L’incredibile maestria di circa 30 premiati sarà svelata in 17 filmati, proposti come esperienza di realtà virtuale. Grazie alle riprese a 360 gradi, i visitatori potranno letteralmente entrare nelle botteghe disseminate per tutta la Francia, vedere gli artigiani al lavoro e sentirli parlare dei loro percorsi e della loro visione del futuro.

Le tre sezioni della mostra offriranno una visione d’insieme della ricchezza dell’artigianato francese contemporaneo, oltre a una visione ottimistica del futuro. Il pubblico potrà scoprire perché il lavoro manuale non è solo un retaggio del passato, bensì una concreta possibilità per le nuove generazioni.

«Oggi le persone cominciano a rifiutare il consumismo eccessivo e la produzione di massa che sono proprie della nostra società usa e getta. I mestieri d’arte rappresentano una valida alternativa, perché il pubblico sta riscoprendo quanto questi siano in grado di deliziare e stupire. La Fondation Bettencourt Schueller sta contribuendo a rilanciare questo interesse». – Alain Lardet, curatore.

La mostra della Fondation Bettencourt Schueller, Pour l’intelligence de la main è una delle 16 tappe tematiche che compongono il percorso di Homo Faber: Crafting a more human future, il primo grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte di tutta Europa organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.