L’uomo dietro la maschera

Lo studio di Dimitri Shabalin a Mosca è come un negozio di caramelle: in ogni angolo lo sguardo è catturato da qualcosa di scintillante e colorato. I raggi del sole fanno risplendere le maschere incastonate di gioielli e, proprio come una gazza ladra, il visitatore è colto dall’irresistibile desiderio di toccarle. Osservandole più da vicino, ci si accorge però che queste maschere sono composte di centinaia di cimeli e oggetti di scarto recuperati dal passato. Un esempio unico di “upcycling”, dove il vecchio sposa il nuovo e dietro la facciata ingioiellata si cela così una più significativa evocazione del passato.

Particolarmente affascinante la contrapposizione in chiave contemporanea di gioielli e pezzi storici. Ed è grazie alla serendipità che questa scelta è diventata il modello delle creazioni di Dimitri. L’ispirazione è nata nel 2013, durante un fine settimana passato nella casa di famiglia lontano da Mosca: lì ha creato la sua prima maschera impiegando i suoi vecchi giochi da bambino e alcuni dei gioielli di sua madre. Nel suo processo creativo Dimitri fonde diversi elementi, quali perle e perline, pietre dure ma anche pezzi di ombrello, orologi o spille.

«Ogni pezzo prende forma da una moltitudine di simboli, cimeli e associazioni; mi piace sentire i proprietari che parlano di quello che scorgono nelle mie maschere. Capita che se ne escano con le più bizzarre interpretazioni, ed è questo che mi appassiona: significa che la mia arte ispira la gente a scrutare dentro la propria anima, a essere curiosi». – Dimitri Shabalin

Dimitri vuole dare nuova vita ai pezzi che colleziona, risvegliando le epoche da cui provengono e raccontando le storie dei loro proprietari attraverso le sue maschere. È affascinato dalle antiche civilizzazioni e in particolare dai cimeli di epoca sovietica, nonché dalle esperienze socio-politiche di quei tempi. Dimitri approccia il lavoro come un archeologo, nella speranza di potere ispirare, attraverso le sue creazioni, creatività, curiosità e uno spirito avventuroso. Per lui le sue maschere sono personaggi enigmatici.