Seta e sensibilità

La creatività di Laurine Malengreau è affascinante. I suoi grandi ornamenti murari tessili – straordinari, seducenti ed eleganti in egual misura – fanno bella mostra di loro in molti interni parigini e in tutti gli angoli del globo. Ciò che suscita emozione non è solo la vivacità dei colori e la dimensione delle opere, ma anche la delicatezza delle fibre tessili e delle composizioni. L’armonia tra gesto, materiali e colori è alla base di OOLMOO, il nome che ha dato alla sua attività.

Nel suo atelier ad Aubusson, Laurine si ispira quotidianamente al legame della città con l’antica arte dell’arazzo. Ogni fase del suo processo creativo è eseguita rigorosamente a mano e necessita quindi di grande pazienza e precisione. Il lavoro comincia con uno schizzo a pastello, dove combina i colori e i motivi che risulteranno nella composizione finale. Poi comincia a intarsiare una base di chiffon, nella quale inserisce le fibre di lana, mohair, seta o lana merino, in modo tale che risultino intessute le une nelle altre, dando vita a una miscela unica di toni. Per dare resistenza alla sua creazione, Laurine impiega acqua e sapone, calore e freddo, grazie ai quali le fibre di lana si legano alla seta, diventando un tessuto non tessuto.

La tecnica della Seta Nuno impiegata da Laurine ha origine nell’Asia centrale. Si tratta di una pratica di infeltrimento che consiste nell’intrecciare le fibre, e solo pochi artigiani la padroneggiano. Laurine segue il metodo tradizionale al quale aggiunge il suo tocco contemporaneo, da cui nascono pezzi innovativi di design. Per i suoi ornamenti murari si ispira spesso all’Illuminismo, caratterizzato dalle sete che decoravano le pareti e dai soffitti adornati. Nel 2009, mentre viveva a Madrid, ha cominciato a prendere lezioni di pittura su seta da Carmen Escolano, che le ha insegnato l’arte della Seta Nuno. Da questo incontro è nata l’idea di fondare OOLMOO.

Laurine è diventata una creatrice di arte tessile in modo del tutto naturale. Da sempre affascinata dall’arte, ha studiato Storia dell’Arte all’università prima di lavorare per il Museo del Prado a Madrid e per il Museo di Arte Contemporanea di Grand-Hornu, in Belgio. Successivamente ha lavorato come producer e scenografa per Cultura Europa. Nel 2012 le si è presentata la possibilità di un impiego ad Aubusson come Direttrice delle Residenze Artistiche, e da qui la scoperta di tutte le imprese tessili locali. Il 2016 è stato l’anno in cui ha ridefinito il suo processo creativo, ideando un nuovo impiego della Seta Nuno.




«La mia ispirazione prende origine dall’onirico, dal mondo organico, dal dialogo istintivo tra le mie dita e la materia grezza. In essa riecheggiano le piume degli uccelli o i particolari movimenti degli elementi».