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December 2022

Homo Faber Guide - Leatherworker - Italy - CRAFT STORIES

Stefano Conticelli: la libertà di decidere le regole del gioco

Nella sua spaziosa bottega situata nei pressi della cittadina umbra di Orvieto, l'artigiano del cuoio Stefano Conticelli realizza oggetti personalizzati che vanno dai giocattoli per bambini, a borse e accessori per auto, barche e case. Conticelli si è dedicato all'artigianato dopo essere rimasto vittima di una truffa, che gli ha fatto perdere il lavoro, la casa e la macchina. Inizialmente fare giocattoli e piccoli oggetti per la casa era un modo per sbarcare il lunario, finché la sua produzione ha attirato l'attenzione del re del cashmere, Sergio Loro Piana, le cui commissioni lo hanno portato al successo. Oggi lavora con un team di 10 collaboratori ("Non mi piace chiamarli dipendenti", dice), per creare oggetti unici realizzati con materiali come cuoio, legno, lana e rame. In ogni pezzo è visibile la sua passione per la sperimentazione e la costante ricerca della perfezione. "Ci preoccupiamo di ogni dettaglio - anche delle scatole in cui confezioniamo i prodotti finiti", aggiunge. 

Ci parli dell'auto giocattolo che sta costruendo per Homo Faber Event.

Mi sono ispirato all'auto che desideravo da bambino e che i miei genitori non potevano comprarmi. L'auto a pedali sarà lunga 1,4 m e avrà uno design retrò, con un interno in fibra di vetro o carbonio e un esterno in cuoio. La parte più impegnativa da realizzare è la carrozzeria, sulla quale va poi stesa perfettamente la pelle di mucca, che è molto resistente.

 

Lei realizza molti oggetti per i bambini. Come la fa sentire sapere che ciò che crea porterà loro gioia?

Ciò che mi emoziona di più è la consapevolezza che la mia energia, la mia immaginazione e il mio spirito saranno trasmessi, attraverso gli oggetti che creo, ai bambini che li ricevono. Ho anche scoperto che le cose definite "per bambini" sono spesso amate anche dagli adulti.

 

Nella sua famiglia c’è una tradizione artigianale?

Mio zio Marcello Conticelli era uno dei migliori orafi di Orvieto. Un vero artista. Maurizio Gucci, che allora era a capo dell’omonima casa di moda, andava spesso a trovarlo per commissionargli oggetti o comprare spille e gioielli per le sue giacche e borse. Da bambino mi ha sempre emozionato osservare Marcello al lavoro nella sua bottega.

 

Dopo aver perso il lavoro e la casa, in che modo il “fare” ha contribuito ad accrescere la sua autostima, oltre a fornirle un nuovo mezzo di sostentamento?

All'epoca io e mia moglie avevamo affittato una baracca fuori città, dove abbiamo vissuto per tre anni con nostro figlio piccolo in uno stato di povertà assoluta. Ho accettato il più umile dei lavori, e nel mio tempo libero costruivo piccoli oggetti con il legno scartato dalle vigne. Facevo specchi e li vendevo nei mercatini locali per sopravvivere. Alla gente piacevano molto, così lentamente ho ricominciato a credere in me stesso e nella mia arte.

 

Come ha trasformato il suo mestiere in un business?

Un giorno ho costruito un camioncino per il compleanno di mio nipote e sono rimasto stupito nel vedere come lui e i suoi amici rinunciavano ai loro videogiochi per giocarci. Ho scritto lettere ad alcune riviste, spiegando l'accaduto e le emozioni che un giocattolo di legno può suscitare in un bambino. Un giornalista scrisse del mio lavoro, e in men che non si dica, persone da tutta Italia - e non solo – iniziarono a chiamarmi per acquistare un camion giocattolo per i loro bambini. Un giorno Sergio Loro Piana ne chiese uno per i suoi gemelli. Da quel momento la mia vita è cambiata. Mi commissionò anche la costruzione di 10 nuovi camion per le sue boutique in Italia e a Parigi. Poi arrivarono altre richieste da aziende come Rolex e Vhernier.

 

Qual è la commissione più insolita che ha ricevuto?

Ce ne sono state molte - i clienti mi hanno chiesto di tutto, da un sacco a pelo di lusso in cashmere per le battute di caccia nel deserto ad accessori fetish in pelle, come le fruste.

 

Il fatto di essere autodidatta l’ha spronata a sperimentare?

Assolutamente sì. Mi sento libero di imparare tecniche diverse, di inventarne di nuove e di creare i miei attrezzi. Non seguo mai le regole, se non quelle imposte dal materiale stesso, come la sua resistenza o malleabilità. Imparo da altri artigiani e sperimento regolarmente nuovi processi, affidandomi anche alla natura. Ho lasciato il cuoio sotto il sole per dargli una patina speciale, o l'ho tinto con il vino rosso per conferirgli una tonalità purpurea. Una volta ho messo del fustagno inglese - un tessuto molto coriaceo – a mollo in acqua di mare e poi a essiccare sulla costa per 20 giorni. Ne è risultato un meraviglioso tessuto “nuovo” con un effetto invecchiato. L’ho usato per creare una capsule collection di cappotti, che sono andati subito a ruba.

 

 

Come pensa di trasmettere le sue competenze alle nuove generazioni?

Per me questo è un obiettivo fondamentale. Nell'aprile 2022 apriremo la Fondazione Stefano Conticelli, un'istituzione senza scopo di lucro nel centro storico di Orvieto dove studenti di tutto il mondo potranno imparare il nostro mestiere. Vogliamo salvaguardare le tradizioni e le competenze manuali. La scuola sarà ospitata a Palazzo Bracci, un ex albergo, dove ogni studente potrà avere il suo angolo privato nel quale stare tutto il tempo che vuole.

 

Perché pensa che le manifestazioni come Homo Faber Event siano importanti?

Trovarmi tra i migliori artigiani del mondo sia nella Homo Faber Guide sia nell'evento di Venezia è un punto di arrivo ma anche di partenza, che mi sprona a fare ancora meglio. Per me è un privilegio poter vivere e respirare la filosofia di Homo Faber.

 

Scopri il profilo di Stefano Conticelli  e di altri talenti su Homo Faber Guide.

 

 

Guida per l’utente:

 

Homo Faber Guide si articola in diverse sezioni: Discover, Visit, Experience, Itineraries e Ambassadors.

 

Discover: in questa sezione è possibile scoprire i migliori maestri artigiani e i nuovi talenti, gli atelier e le manifatture d’eccellenza in Europa e nel mondo, e mettersi in contatto direttamente con loro attraverso la guida stessa. 

 

Visit: permette di trovare musei, gallerie e negozi che si occupano di mestieri d’arte.

 

Experience: una sezione che offre un ricco ventaglio di visite guidate nelle botteghe, master class tenute dagli artigiani, oltre a mostre temporanee e fiere specializzate.

 

Itineraries: seguite uno degli itinerari artigianali curati dal team di Homo Faber Guide o create il vostro percorso personalizzato.

 

Ambassadors: note personalità e partner istituzionali segnalano i loro artigiani, gallerie ed esperienze preferiti nelle loro rispettive città e Paesi.

 

Sotto categorie: grazie alle quali è possibile filtrare i risultati per nazione, città, mestiere e materiale.

 

 


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#HomoFaberWay #ExperienceExcellence

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The Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship is a non-profit institution based in Geneva which champions contemporary craftspeople worldwide with the aim of promoting a more human, inclusive and sustainable future. The foundation seeks to highlight the connections between craft, the wider arts and the design world. Its mission is to both celebrate and preserve craftsmanship and its diversity of makers, materials and techniques, by increasing craft’s everyday recognition and its viability as a professional path for the next generations. From engaging educational programmes such as the Summer School to its signature digital project the Homo Faber Guide and international exhibition the Homo Faber Event, the foundation is fostering a cultural movement centred on master artisans and rising stars.

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