La Michelangelo Foundation presenta Art Work, un nuovo volume dedicato al restauro dell’arte contemporanea.

Art Work è una straordinaria occasione per esplorare il mondo del restauro e della conservazione delle opere d’arte contemporanee.

Dedicato al mestiere d’arte del restauro e della conservazione di opere contemporanee, Art Work, edizione inglese del volume In Opera, è stato pubblicato in occasione di Homo Faber, il primo grande evento culturale pensato per mettere in luce le eccellenze artigiane europee.

«Comunemente si pensa che l’arte prodotta nel nostro tempo sia ancora troppo recente per essere soggetta a problemi conservativi e che, nel caso si presentino, questi siano i medesimi che si riscontrano nelle opere di arte antica».

Così scrive Isabella Villafranca Soissons nell’introduzione al libro da lei curato Art Work: Conserving and restoring contemporary art, edizione in lingua inglese dell’originale italiano In Opera, volume edito da Marsilio Editori nel 2015 grazie a una partnership tra la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Open Care - Servizi per l’arte. Un assunto che Isabella Villafranca Soissons - direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care, società milanese leader nel campo del restauro e della conservazione – desidera confutare in questo affascinante volume, nel quale rivela la portata dei problemi associati al restauro delle opere d’arte contemporanea. Una professione che combina scienza e arte, e che richiede non solo creatività, ma anche un bagaglio di conoscenze ad ampio raggio.

Art Work riunisce le voci più autorevoli nell’ambito della conservazione artistica attraverso una serie di saggi, interviste e studi di caso legati alla produzione, all’utilizzo e alla promozione di svariate forme di arte contemporanea. Ne risulta uno straordinario scorcio di un mondo affascinante sebbene poco noto, e rivela la miriade di problematiche legali, economiche, scientifiche, culturali, sociali e filosofiche che i restauratori si trovano ad affrontare nella conservazione di opere realizzate da artisti, spesso ancora viventi, con tecniche e materiali non convenzionali.

I lettori potranno così comprendere appieno cosa significa essere un restauratore di arte contemporanea, e al contempo potranno apprezzare quanta maestria artigiana sia necessaria per svolgere questo mestiere. Oltre che medico, detective, ricercatore, scienziato e diagnosta, infatti, il restauratore deve essere innanzitutto un artigiano, capace di combinare il pensiero, le mani ma anche il cuore.

L’edizione inglese è stata promossa dalla Michelangelo Foundation, istituzione senza fine di lucro con sede a Ginevra la cui missione è sostenere e valorizzare l’alto artigianato artistico e i suoi legami con il mondo del design. Il volume è stato presentato ufficialmente a settembre a Venezia in occasione di Homo Faber, il primo grande evento curato dalla Michelangelo Foundation. Nell’ambito di Homo Faber, i restauratori di Open Care hanno dato dimostrazione della loro maestria nella mostra Restaurando.

 

Presentando Art Work, Alberto Cavalli, condirettore della Michelangelo Foundation, ha voluto sottolineare l’importanza di questa traduzione in lingua inglese, affinché i segreti di una professione troppo spesso sottovalutata possano raggiungere un pubblico più ampio.

«Si tratta di un’opera molto originale», spiega Cavalli, «perché indaga le problematiche legate al restauro e alla conservazione dell’arte contemporanea con un approccio estremamente ragionato e che fa riflettere ma che è, al contempo, facile da comprendere. Si rivolge a tutti, e parla di cose che ci accomunano. Noi ci auguriamo che l’edizione inglese possa essere letta e condivisa da una platea più vasta, e che possa stimolare sia la riflessione sia la collaborazione, attirando giovani appassionati in tutto il mondo».