Uno stormo di gru di carta

Non è un caso che la gru sia la protagonista delle magnifiche ed elaborate creazioni in carta realizzate da Cristian Marianciuc. Questo volatile, infatti, è una figura simbolica nella mitologia e nel folclore della Cina, spesso utilizzata per rappresentare gli immortali taoisti che grazie ai loro poteri magici potevano trasformarsi in gru e spiccare il volo. È proprio questo misticismo, questa magia, che Cristian cerca di immortalare nei suoi origami.

L’ispirazione è nata dal sentimento di smarrimento che colpì Cristian al suo rientro dall’Australia nella natia Romania. Il senso di alienazione e la difficoltà a riadattarsi alla vita nell’Europa dell’Est fecero nascere in lui il desiderio di dare forma a una nuova dimensione di vita. Dimensione che trovò negli origami e nella possibilità di esprimere la sua interiorità attraverso le sue delicate gru in carta.

Tutto ebbe inizio con una sfida, quando nel 2015 Cristian decise di realizzare una gru di origami ogni giorno per cento giorni. Poco dopo estese il periodo a un anno, e poi ancora a mille giorni, che nella tradizione giapponese rappresentano il “Senbazuru”, una leggenda popolare secondo la quale colui che riesce a piegare mille gru può vedere realizzato un suo desiderio. Una volta raggiunto questo numero, la sfida era diventata una passione, e il rituale quotidiano una fonte di ispirazione e un terreno solido sul quale poggiare i piedi.

Cristian infonde nell’antica arte dell’origami il suo gusto contemporaneo attraverso l’uso di scelte cromatiche accese e deliziosi disegni. I suoi suggestivi stormi di uccelli sono impreziositi dall’uso di piume, fiori e foglie pressati, da spennellate di colore, perline e impunture, oltre a delle riconoscibili architetture in equilibrio sulle ali. Dal minimalismo all’avanguardia, i suoi capolavori di carta trasmettono un’emozione, una memoria o un’esperienza.

Per il suo lavoro si affida a una serie di strumenti che impiega con gesti meticolosi, grazie ai quali riesce a creare le sue meraviglie in miniatura. Usa carte che pesano dai 90 ai 120 grammi per metro quadro, un coltello Fit Grip K26 con lama #11 prodotta da Excel Blades e una varietà di altri attrezzi che servono a dare forma agli elementi che compongono ogni pezzo.
 
«L’origami esercita su di me un effetto terapeutico e mi aiuta a trovare un equilibrio nella vita. È il modo con cui metto a tacere alcune voci dentro di me e ne amplifico altre. Non si tratta di lavorare con il pilota automatico inserito, bensì di essere coinvolti nel qui e nell’ora», spiega Cristian.