Homo Faber 2024 ospita Zena Holloway

che con le radici dell'erba di grano crea il tessuto del futuro

• La sua passione per gli oceani l’ha spinta a sviluppare materiali eco-sostenibili
• Fotografa subacquea di fama mondiale, ha studiato i fondamenti del biodesign per “coltivare” i tessuti a partire dalle radici d’erba
• Con questo materiale organico realizza oggetti funzionali, gioielli e indumenti
• Vuole dimostrare che il biodesign offre un’alternativa ai tessuti sintetici

Zena Holloway ha abbracciato l’artigianato per portare avanti una precisa missione. Consapevole del danno arrecato ai nostri oceani dall'innalzamento delle temperature marine e dall'inquinamento causato dalla plastica, vuole affrontare il problema in prima persona. Dal 2018 realizza infatti capi d’abbigliamento e oggetti d'arredo impiegando un nuovo tipo di bio-tessuto che ricava dalle radici dell'erba di grano.

Audace, innovativo e creativo, questo straordinario progetto nasce dall’amore di Zena Holloway per il mondo naturale. Si appassiona alle immersioni subacquee negli anni Novanta, quando gli oceani che esplora sono ancora popolati di coralli e vita marina. Da adulta diventa fotografa subacquea, specializzata nell’immortalare modelle e celebrità per conto di riviste e clienti corporate in ogni parte del mondo. Nel corso degli anni è testimone diretta degli effetti nocivi provocati dall'uomo sugli oceani, a partire dallo sbiancamento dei coralli e dall'inquinamento dovuto alla plastica, e decide di cercare delle possibili soluzioni.

A Hampton, nel Regno Unito, inizia a documentarsi sul biodesign, nel quale design e biologia si integrano per ottenere nuovi materiali organici. Dapprima sperimenta con il micelio, finché un giorno, in occasione di un servizio fotografico in un fiume non lontano da casa sua, osserva le radici di un salice e comincia a immaginare di poter creare tessuti proprio a partire dalle radici delle piante. Così nel 2018 comincia a seminare erba. Sei anni dopo, con il marchio Rootfull, presenta gli straordinari oggetti realizzati con il tessuto ricavato dalle radici che lei stessa coltiva: biodegradabile, efficiente dal punto di vista idrico e a zero emissioni.

Ma qual è il suo segreto? Per prima cosa, pianta i semi in uno stampo a base di cera d'api. Crescendo, le radici si intrecciano formando una specie di tessuto naturale le cui proprietà, consistenza e aspetto variano a seconda della matrice. A distanza di dodici giorni dalla semina, il tessuto fatto di radici è pronto per essere raccolto. Combinando l'ingegneria dei materiali con la propria creatività, Zena Holloway è in grado di utilizzare questo originale tessuto per sviluppare una miriade di oggetti, a partire dalle sculture simili al corallo che sono il manifesto della sua missione per la salvaguardia degli oceani. Tra le sue opere figurano anche splendidi paralumi colorati con tinture naturali, gioielli e capi d'abbigliamento artistici che illustrano come questo materiale organico possa rappresentare una valida alternativa agli inquinanti tessuti sintetici derivati dalle materie plastiche. Per di più, la sua è una produzione a scarti zero, poiché i germogli d'erba e i semi in eccesso vengono trasformati in foraggio per il bestiame.

A Homo Faber 2024 Zena Holloway presenta cinque delle sue lampade fatte con il tessuto di radici d’erba all’interno di Nature, uno spazio dedicato proprio a valorizzare l’importanza del mondo naturale nelle nostre esistenze. Nature è una delle dieci mostre tematiche nel percorso espositivo di Homo Faber 2024: The Journey of Life. Per saperne di più: homofaber.com